 | Veleno BOYS '01 |
| | QUANDO POSSONO DIFFIDARTI:
Le seguenti fattispecie costituiscono presupposti per l'irrogazione del divieto d'accesso agli impianti sportivi:
1. La denuncia o la condanna per "aver preso parte attiva ad episodi di violenza in occasione o a causa di manifestazioni sportive". Devi cioè essere concorso attivamente in episodi di violenza; un atteggiamento passivo, consistente nello stare a guardare non integra il presupposto.
2. "Aver incitato, inneggiato o indotto alla violenza in occasione o a causa di manifestazioni sportive": in questo caso non è necessario che il tuo comportamento costituisca reato, infatti non occorre né denuncia né condanna; basta che il tuo comportamento possa essere qualificabile come "incitamento, inneggiamento o induzione alla violenza". Si tratta di una fattispecie molto elastica, poiché ad integrarla è sufficiente anche un gesto (ad esempio un gestaccio verso gli avversari) od anche solo scritte, magari contenute in un volantino od in uno striscione.
3. La denuncia o la condanna per porto abusivo d'armi. La regolamentazione in materia d'armi è contenuta nell'art. 585, comma secondo, del Codice penale e nella legge n. 110 del 18 Aprile 1975. Queste disposizioni si applicano non solo alle armi esplodenti (pistole, fucili, ecc.) ed ai pugnali, cioè agli oggetti costruiti appositamente per l'offesa alla persona, ma anche alle cosiddette "armi improprie": tirapugni, mazze, tubi o bastoni di ferro, catene, coltelli ed in genere "ogni strumento….chiaramente utilizzabile, per le circostanze di tempo e di luogo, per l'offesa alla persona", pur se non costruito per questo scopo. L'espressione della legge è volutamente generica, per consentirne alle forze dell'ordine la massima discrezionalità. Per escludere il reato di porto d'armi abusivo occorre: - per le armi esplodenti ed i pugnali il porto d'armi; - per gli oggetti qualificabili come "armi improprie" un motivo che giustifica il fatto di avere l'oggetto con sé. Tirapugni e bastoni di ferro non possono mai essere portati con sé. Ricorda che, anche se possiedi il porto d'armi, è sempre vietato portare armi in qualsiasi manifestazione pubblica, comprese le gare sportive: la violazione del divieto comporta la reclusione da 4 a 18 mesi e la multa da 100 a 500 euro, e puoi essere arrestato immediatamente. Ma in questo caso non ti potrà essere applicata la diffida.
4. La denuncia o la condanna per attività razziste.
5. Inoltre puoi essere diffidato se sei già sottoposto alla sorveglianza speciale. Il provvedimento può vietarti non solo l'accesso agli impianti sportivi, ma anche il passaggio nei luoghi ove transitano i tifosi. Ricorda che gli impianti e le strade per cui vale la diffida devono essere indicate con precisione. Tieni presente che, in base ad una prassi diffusa, è facile che ti venga notificata una parte soltanto del provvedimento senza indicazione dei motivi che hanno dato luogo alla sua emanazione. In questi casi sarà opportuno rivolgersi ad un avvocato per ottenere dalla Questura il testo integrale del provvedimento. Con l'irrogazione della diffida il Questore può imporre anche l'obbligo di presentarsi per la firma ("obbligo di firma") al comando di polizia nei giorni e nelle ore in cui si svolgono le gare sportive. La prescrizione deve essere comunicata, a pena di decadenza, dal Questore al Pubblico Ministero presso la Pretura ed entro 4 giorni dalla notifica all'interessato deve essere convalidata dal GIP (Giudice per le Indagini Preliminari). In assenza di convalida l'obbligo di firma non ha effetto, ma rimane in piedi il divieto di accesso. Contro la convalida è possibile il ricorso in Cassazione, che peraltro non sospende l'efficacia della prescrizione. Diffida ed obbligo di firma hanno la durata massima di un anno, tranne che nelle ipotesi di cui ai precedenti punti 4 e 5, nel qual caso dura cinque anni. La pena per la violazione della diffida e dell'obbligo di firma consiste nella reclusione da 3 a 18 mesi, con arresto immediato per il mancato rispetto della diffida (ma anche dell'obbligo di firma). La legge non specifica se tu possa firmare, negli orari e nei giorni prescritti, anche in comandi di polizia che non siano quelli indicati nel provvedimento stesso. Se prevedi di poterti spostare dal luogo ove risiedi nei giorni di obbligo di firma, per evitare che ti venga addebitata la violazione sarà bene che tu ne faccia comunicazione scritta al Questore chiedendo che ti venga indicato un altro comando ove andare a firmare. Per la diffida "semplice" il divieto di accesso viene irrogato solo sulla base di un semplice rapporto di polizia. Quanto sia fondato il rapporto nessuno lo prende in esame: si possono così verificare, ed è successo realmente, che vengano diffidate persone senza alcun motivo. L'unica difesa contro il divieto d'accesso rimane il ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) che però, oltre ad essere molto costoso, non garantisce la sospensione del provvedimento e produce una sentenza dopo diversi anni, a diffida ormai scaduta. Va rilevato che in Germania esiste una normativa analoga, ove però il divieto d'accesso riguarda solo gli impianti sportivi: è stato ritenuto contrastante con i diritti di libertà l'estensione del divieto anche ad altri luoghi (strade, stazioni ferroviarie, ecc.).
Queste sono le assurde proposte che un recente disegno di legge, elaborato dal governo, vorrebbe mettere in atto per inasprire ulteriormente i provvedimenti di diffida mediante:
• La possibilità di imporre non solo l'obbligo di firma, ma la permanenza in casa (arresti domiciliari) per l'intera giornata di svolgimento delle competizioni agonistiche proibite.
Il disegno di legge prevede inoltre la possibilità di arresto immediato per chi viene colto sul fatto a compiere reati di violenza in occasione di manifestazioni sportive, e l'introduzione di un apposito reato, punito con la reclusione da 3 mesi a 3 anni, consistente nel lancio di oggetti dannosi (sassi, bottiglie, lattine, ecc.).
ALCUNI CONSIGLI UTILI PER I DIFFIDATI:
• Appena notificata la diffida, mettiti in contatto con un avvocato. Ricordiamo comunque che la difesa non è obbligatoria, perché la diffida è un provvedimento amministrativo. (E' il caso che in ogni curva i gruppi ultras abbiano un loro avvocato di fiducia, meglio se è egli stesso un tifoso, perché così comprende certe dinamiche. Se vieni diffidato e non fai parte di nessun gruppo, chiedi ai gruppi ultras il nominativo dell'avvocato. Se si è diffidati in gruppo è meglio avere tutti uno stesso avvocato).
• Sulla diffida deve esserti comunicato da quando entra in vigore, devono essere specificati i luoghi, i nomi delle vie in cui non puoi transitare ed il motivo per cui è stata comminata. Se mancano alcune di queste informazioni chiedi al tuo avvocato di recuperarle.
• Se la diffida è con obbligo di firma, hai la possibilità di presentare entro 48 ore (che sono pochine) un memoriale a difesa al GIP, che deve convalidarti l'obbligo di firma.
• Se ritieni la diffida ingiusta, consigliamo di fare immediatamente un ricorso gerarchico tramite il tuo avvocato entro 60 giorni dalla notifica della diffida. Il Prefetto (o il Questore) ha la facoltà di rigettare (di solito capita quasi sempre) il tuo ricorso entro i 6° giorni successivi dalla data di presentazione dello stesso. Nel ricorso, se non si hanno avute precedenti condanne o se non si hanno altri procedimenti penali in corso, è sempre utile allegare i due Certificati di carichi pendenti (uno va richiesto in Pretura, l'altro in Tribunale), ed il Certificato del Casellario Giudiziale (da richiedere in Tribunale).
• Per quanto riguarda la diffida con obbligo di firma, c'è la possibilità, comunicandolo in forma scritta all'Ente che te la ha emessa (Questura), di chiedere di andare a firmare in una caserma di un'altra città, se quel fine settimana ci si trova fuori sede. La Questura ti deve far sapere dove! Ricordati, in questo caso di farti rilasciare un documento che provi che tu hai firmato, per evitare equivoci.
• In Questura non ti potrebbero trattenere, se non giustificandone il motivo, per cui dopo la firma sei libero. Se vuoi fare la richiesta per firmare fuori dalla sede consueta, ti conviene fare una richiesta scritta almeno 15 giorni prima, ed aspettare la risposta. In caso di mancata risposta, esigila tramite il tuo avvocato.
• In caso venga rigettato il ricorso gerarchico, puoi fare entro 60 giorni un ricorso al TAR (che però ha tempi lunghi e spese non inferiori ai 1000 euro).
• Una volta che ti è scaduta la diffida ricordati, almeno per il primo periodo, di portartela dietro, perché potrebbero non averti ancora cancellato allo stadio, nella lista dei non graditi. Quindi, puoi evitare spiacevoli inconvenienti (tipo il perderti la partita per controlli, ecc.).
CONSIGLI GENERALI:
• Se sei fermato da agenti in borghese: devono mostrarti il tesserino, altrimenti puoi rifiutare di fornire i documenti e di essere perquisito.
• Se ti trovi col gruppo in un Bus che viene fermato e perquisito: la perquisizione è legittima, ma anche in questi casi il verbale deve essere compilato sul posto e consegnato immediatamente.
• Se in Questura ti trattengono per interrogarti: chiedi in che veste sei accusato (testimone o altro), se sei stato trattenuto come accusato, non rispondere, prima di aver contattato un avvocato, se non per dare le tue generalità.
• Se ritieni che gli agenti in divisa abbiano commesso un sopruso: è un tuo diritto richiedere il loro nominativo ed eventualmente sporgere denuncia. Se non ti viene fornito il nominativo rivolgiti ad un magistrato e denuncia il fatto.
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