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| CITAZIONE Ventidue cattedre risultano vacanti ma nessun docente del luogo sembra voler insegnare in quell’istituto alla periferia di Napoli, incastonato tra Acerra e Afragola. Sono quasi tutti settentrionali, infatti, i duecento docenti che hanno raccolto l’appello dei dirigenti delle scuole elementari e medie "Viviani" di Caivano, la scuola “di frontiera” a corto di insegnanti. Tra loro c’è Giulio, 29 anni, ferrarese. Dopo due supplenze in terra di Romagna si è proposto per una sfida tanto difficile quanto stimolante: convincere bambini e ragazzi che i libri possono rappresentare una straordinaria alternativa alla strada.
Emiliano ha 30 anni ed è cresciuto a Torino. Anche lui ha risposto all’appello lanciato dalla dirigente scolastica dell’istituto, Eugenia Carfora. “Da tempo attendo il mio momento come insegnante – le scrive nella lettera di presentazione – Sono pronto ad offrirvi fin da ora la mia collaborazione”.
Giulio ed Emiliano non sono gli unici ad aver risposto "presente". Con loro ci sono decine di insegnanti, pronti a lasciare il Nord Italia per misurarsi con una realtà difficile e aiutare Eugenia Carfora a realizzare il suo sogno: "Voglio dare una chance, anche a questi ragazzi di Parco Verde".
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