Sfogo personale..., ...e tu che tieni a ricer??!

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Rosso Corallo
view post Posted on 10/1/2008, 17:25




Recupero questo topic "sfoghi" visto che gli esami ormi sono sempre più vicini e sale la tensione...

..VOTT A PASSA'!
 
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Veleno
view post Posted on 17/5/2008, 18:52




Per non dimenticarci che...



...siamo la Nazione CAMPIONE DEL MONDO di Calcio!
 
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La fede non ha categoria!
view post Posted on 18/5/2008, 15:12




CITAZIONE (Veleno @ 17/5/2008, 19:52)
Per non dimenticarci che...

(FILE:https://www.youtube.com/v/VkHeZmd09YQ&hl=en)

...siamo la Nazione CAMPIONE DEL MONDO di Calcio!

velè mi meraviglio di tè...mi sà che questa non è la sezione adatta per posare questo...ma che ti fumi!!!! :D
 
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Veleno
view post Posted on 18/5/2008, 18:29




...se leggi bene, la sezione si chiama "Sfoghi personali"... "e tu che tieni a ricer" :rolleyes:
 
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ViVO ULTRA'
view post Posted on 20/6/2008, 12:50




CITAZIONE (Rosso Corallo @ 10/1/2008, 18:25)
Recupero questo topic "sfoghi" visto che gli esami ormi sono sempre più vicini e sale la tensione...

..VOTT A PASSA'!

Non posso che quotare questo sfogo...
Ormai si è al 50%, ma credo che il difficile venga proprio adesso, queste "notti prima degli esami" nonostante portino un ansia incredibile credo che non le scorderò mai più ;) ...

Però ANNA PASSA'
 
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La fede non ha categoria!
view post Posted on 20/6/2008, 18:09




usa 94 ke disperazione...


e se in vece sarebbe andata così???? :D :D :D :D


 
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uap 02
view post Posted on 26/6/2008, 17:46




ragazzi,,noi siamo stati 1 anno cosi'..ed è bruttissimo!!!
 
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Veleno
view post Posted on 7/4/2009, 15:13




Uno sfogo di un "grande"...

Vorrei essere un talebano, avere valori fortissimi che santificano il sacrificio della vita, propria e altrui. Vorrei essere, per lo stesso motivo, un kamikaze islamico. Vorrei essere un afgano, un iracheno, un ceceno che si batte per la libertà del proprio Paese dall’occupante, arrogante e stupido. Avrei voluto essere un bolscevico, un fascista, un nazista che credeva in quello che faceva. O un ebreo che, nel lager, lottava con tutte le sue forze interiori per rimanere un uomo. Vorrei far parte dei “boat people” che vengono ad approdare e spesso a morire sulle nostre coste. Perché sono spinti almeno da una speranza.
Vorrei essere e vorrei essere stato tutto, tranne quello che sono e sono stato per 60 anni e passa: un uomo che ha vissuto nella democrazia italiana. Senza la possibilità di emozioni collettive, di valori forti. Di un vero atto di coraggio, trascinando l’esistenza in mezzo alle viltà, agli opportunismi, ai trasformismi, alle meschinerie, ai cinismi, ai sofismi, in una società che ha perso ogni dignità, ogni codice di lealtà e onore, spietata e feroce senza essere virile, con gli occhi sempre pronti a riempirsi di lacrime ma che ha dimenticato la misericordia.
Si parla molto, di questi tempi, di «crisi della politica». Ma non è questo. Non è questo. È la disperazione di vivere in una società senza grandezza, dove gli obiettivi sono cambiare l’automobile, comprare l’ultimo cellulare, tenere lucida la casa, trovare la «propria regolarità» con “Activia” e dove le donne hanno perso il loro fiore più falso e più bello che un tempo si chiamava pudore. Una mediocrità quotidiana fatta di pin, di cin, di carte di credito, di bancomat, in cui domina la figura dell’imprenditore, cioè del mercante, che in tutte le culture e in tutti in tempi, prima dell’avvento della Modernità e della Democrazia, era posto all’ultimo gradino della scala sociale, sotto quello degli schiavi, perché gli uomini, finché son rimasti tali, hanno sempre considerato il massimo del disonore scambiare per guadagno.
Il tutto scandito dal rumore di fondo, incessante, inesorabile, della tv e delle sue voci: dei Bongiorno, dei Baudo, dei Bonolis, delle Ventura, dei Chiambretti, dei Costanzo, dei Vespa, dei Santoro, dei Ferrara, dei Mentana, dei Gabibbo, dei buffoni, dei paraculi e delle troie. Una società del fracasso che non conosce più i valori del silenzio e del controllo di sé e applaude anche ai suoi morti.
Quando avverto in me e fuori di me, in un mondo ormai più virtuale che reale, questi vuoti abissali, sono colto da vertigine. E vorrei essere un talebano, un kamikaze, un afgano, un “boat people”, un affamato del Darfur, un ebreo torturato dai suoi aguzzini, un bolscevico, un fascista, un nazista. Perché più dell’orrore mi fa orrore il nulla.
 
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37 replies since 6/5/2007, 20:20   621 views
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