Ultras dal Mondo

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uap 02
view post Posted on 28/11/2008, 02:40




SI I GRECI mi hanno stupito si sentivano piu' degli Interisti... :B): :B):
bè poi WEST HAM...una garanzia! :D :D stupendi!
 
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britishstyle
view post Posted on 12/12/2008, 17:55




Uefa, maxi multa alla Dinamo Zagabria

La commissione disciplinare della Uefa ha inflitto una multa di 200.000 euro alla Dinamo Zagabria per le intemperanze dei tifosi croati e per carenze organizzative in occasione di due gare valide per la fase a gironi di Coppa Uefa. L'ammenda di 150.000 euro, di cui 50.000 euro sospesi per un periodo di prova di tre anni, si riferisce al lancio di razzi e petardi da parte degli ultrà croati che hanno segnato la sfida casalinga del 27 novembre persa 1-0 contro lo Spartak Mosca. I restanti 50.000 euro di multa inflitta ai campioni di Croazia si riferisce al lancio di razzi e petardi in occasione del match perso dalla Dinamo per 2-1 contro l'Udinese: al Friuli, in quell'occasione, la partita è stata anche sospesa per più di cinque minuti dall'arbitro. Il club croato ha tre giorni di tempo per ricorrere in appello.


I Croati....dopo gli inglesi sono i miei preferiti...anche se ai Bad Blue Boys Zagreb preferisco quelli della Torcida Split..... ;)
 
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Veleno
view post Posted on 12/12/2008, 20:24




Cazzo che multa...!

Hai il mio stesso pensiero, i Croati mi piacciono davvero molto anche a me... anche se tra i BBB e la TORCIDA non saprei scegliere la mia curva preferita, perchè se da una parte c'è la TORCIDA datata 1950, il più vecchio Gruppo Ultras in Europa e forse nel Mondo, dall'altra parte c'è i BBB che per stile e battimani sono davvero bellissimi da vedere.
 
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britishstyle
view post Posted on 18/12/2008, 22:55




Tifoso Twente ferito da accetta

PARIGI, 18 DIC - Un tifoso olandese del Twente e' stato ferito con un'accetta nel corso di incidenti prima della gara di Coppa Uefa col Paris Saint Germain. Il tifoso e' stato ricoverato in ospedale e non e' in pericolo di vita. I tafferugli sono scoppiati attorno alle 16 tra diverse centinaia di tifosi delle due squadre, e il PSG ha rafforzato le sue misure di sicurezza attorno al Parco dei Principi, dove erano attesi in tutto 1.500 sostenitori olandesi di cui, secondo la polizia 200 hooligans.
 
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caivano100
view post Posted on 19/12/2008, 09:23




be che dire le spranghe su da loro saranno state vietate allora giù con l 'ascia l'asciando il segno :ph34r: :ph34r: image ;) :D
 
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Veleno
view post Posted on 21/12/2008, 10:33




:rolleyes: :D


...che partita Ultras che era PSG - Twente :ph34r: ;)


Grazie british per l'Ansa che hai postato, saluti Ultras!
 
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uap 02
view post Posted on 22/12/2008, 01:13




ragazzi vi volevo segnalare questi Ultras Gamba Osaka squadra giapponese,..che hanno vero e proprio copiato i Bergamaschi in tutto...bandiere,vessilli,sciarpe...ma soprattutto cori..loro cantano cori in Italiano :huh: :D
vi linko qui dei video:
http://it.youtube.com/watch?v=zO7XHc1ZjOQ&NR=1

http://it.youtube.com/watch?v=uFbdnDSvQjU&feature=related

http://it.youtube.com/watch?v=Mr1TGBS8vTQ
 
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Veleno
view post Posted on 22/12/2008, 14:38




:D comm sò curius
 
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Veleno
view post Posted on 27/12/2008, 14:36




Proprio in questo istante(0 a 0 alla fine del primo tempo) a Glasgow va in scena l’ennesimo episodio della storia infinita tra le due grandi rivali del calcio scozzese: Celtic e Rangers. All’ora di pranzo, per esigenze televisive e di ordine pubblico, gli Hoops proveranno a uscire indenni dalle mura nemiche dall’Ibrox Park, mentre i Light Blues cercheranno di bissare il successo dell’andata e avvicinarsi così in classifica alla formazione guidata da Gordon Strachan.

Nel mondo del calcio il dibattito su quale sia il derby più sentito, più acceso, potrà andare avanti all’infinito, però è incontestabile che l’Old Firm, come è ribattezzata la stracittadina di Glasgow, racchiuda in sé degli elementi che trascendono la sfida sportiva. Cattolici contro protestanti, Irlanda contro Regno Unito, repubblicani contro monarchici: Celtic contro Rangers è anche questo.

Ripercorrendo a ritroso la storia delle due squadre che dalla loro nascita hanno cannibalizzato il football scozzese collezionando un totale di 93 campionati sui 111 disponibili, in realtà si scopre che per qualche decennio l’odio settario che ha poi intossicato i loro confronti diretti era rimasto quasi del tutto ai margini.

Nel 1873 un manipolo di canottieri, i fratelli Moses e Peter McNeil, Peter Campbell e William McBeath, tutti, ça va sans dire, di religione protestante, fondò il club i cui colori, blu-bianco e rosso, si ispiravano dichiaratamente alla Union Jack, mentre il nome fu preso in prestito da una compagine rugbistica inglese. I Rangers erano l’espressione del West End cittadino, un mix eterogeneo di esponenti della classe dei lavoratori e della borghesia benestante. Allora la divisione era netta anche a livello geografico, dal momento che nell’East End più povero e più “irlandesizzato” il cuore batteva forte per il Celtic, ovvero la società creata nel 1887 da Fratello Walfrid per finanziare la Poor Children’s Dinner Table, la mensa dove trovavano un aiuto e del cibo caldo i poveri di origine irlandese della città. Ora, fatta eccezione per l’elemento religioso, alcune delle “barriere” di una volta si sono un po’ sfumate. Una parte del ceto medio-alto ha origini irlandesi o comunque tifa Celtic, mentre a est ci sono roccaforti dei Blues (il quartiere di Bridgeton) e a ovest dei Bhoys (Govan, appena dietro Ibrox Park).

Ma torniamo in piena epoca vittoriana, agli albori della storia del football, quando le due compagini parevano andare d’amore e d’accordo e condividere un’agenda comune fatta di professionismo e grandi introiti dai botteghini – non a caso l’appellativo Old Firm, vecchia ditta, venne coniato con più di una punta di accezione dispregiativa. Vinta l’opposizione di realtà filo calcio amatoriale, come il Queen’s Park, a Celts e Gers non rimase che spartirsi a fase alterne Coppa nazionale e campionato.

Nell’immediato primo dopo guerra l’arrivo a Glasgow dei due armatori dell’Ulster Edward Harland e Gustav Wolff (quelli del Titanic), contribuì a far esplodere il bubbone del settarismo che ha caratterizzato la rivalità fino ai nostri giorni. In tempi di crisi economica, i due imprenditori nei loro cantieri navali assoldavano solo lavoratori di religione protestante, un principio che estesero dal punto di vista sportivo anche ai Rangers, almeno stando ai si dice dell’epoca. È un fatto che il duo Harland e Wolff accorse al capezzale dei malmessi Light Blues, rimpinguando le loro esangui casse con un prestito di 90mila sterline e sicuramente rivendicando una certa voce in capitolo in ambito gestionale. È un altro fatto che fino a pochi anni fa i cattolici ad aver vestito la maglia blu arrivavano a stento alla dozzina, e che intanto l’odio tra le due tifoserie aveva superato i livelli di guardia.

Più “tolleranti” invece sono sempre stati i bianco-verdi del Celtic. Protestanti erano Ronnie Simpson, Tommy Gemmell, Willie Wallace e Bertie Auld, quattro “Lisbon Lions”, come furono soprannominati i membri del team che nel 1967 nella capitale portoghese sconfisse l’Inter di Helenio Herrera e riuscì a portare per la prima volta nella storia la Coppa dei Campioni in Gran Bretagna. Protestante era anche Jock Stein, il tecnico di quella fantastica squadra. Uno che tra il 1966 e il 1974 fu capace di vincere nove campionati di fila (record poi eguagliato dai Rangers a cavallo tra anni Ottanta e Novanta) e che pensava che “il calcio senza i tifosi non è niente”.

In quei gloriosi anni Sessanta – che videro anche i Rangers mettersi in evidenza con buone prestazioni in Europa, poi culminate con la vittoria in Coppa delle Coppe all’inizio del decennio successivo – erano già un elemento acquisito le violenze che troppo spesso facevano da corollario ai confronti tra le due compagini. Botte da orbi tra tifosi sul campo (sic!), sugli spalti e fuori dallo stadio erano la norma. Ora vuoi per la globalizzazione del calcio – che ha portato un cattolico, l’italiano Lorenzo Amoruso, a indossare la fascia di capitano dei Rangers – vuoi per le normative anti-hooligans o ancora per l’influenza positiva del processo di pace in Irlanda del Nord, roccaforte di tantissimi tifosi di entrambe le squadre, alcuni spigoli molto appuntiti sembrano essersi in parte smussati, anche se c’è tanta strada da fare per poter raggiungere una situazione di piena normalità.

I due club ce la stanno mettendo tutta per far sparire i residui di odio settario che ancora fanno capolino sugli spalti specialmente in occasione dei derby. Ovvero quando cori, bandiere e sciarpe contengono più messaggi politici che incitamenti ai giocatori. Il dibattito è aperto, l’Old Firm è ancora una fastidiosa propagine dell’odio tra cattolici e protestanti oppure ormai è soprattutto una sfida sportiva? Canzoni come The Fields of Athenry e The Soldiers Song (filo-irlandesi) e Rule Britannia e The Sash (lealiste) sono insulti ad intere comunità oppure parte del retroterra culturale delle due fazioni e per questo andrebbero tollerate?

Forse una risposta a questi interrogativi ce la fornisce un episodio occorso nell’immediato dopo partita del derby dello scorso settembre, allorché Neil Lennon, in precedenza giocatore e adesso membro dello staff tecnico del Celtic, venne aggredito da due tifosi dei Rangers, che lo ricoprirono d’insulti a sfondo religioso. L'ex capitano dei Bhoys è un nordirlandese di fede cattolica e già in passato era stato fatto oggetto di pesanti minacce da parte di esaltati di fede protestante. Come dire che certe brutte abitudini sono dure a morire…
 
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Veleno
view post Posted on 2/1/2009, 20:46




Ultras Gate 13 Panathinaikos a Milano, nessuno ancora aveva postasto le foto...

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uap 02
view post Posted on 3/1/2009, 03:09




..bella quella su Nerone ecc..! ;) :B):
 
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Veleno
view post Posted on 16/1/2009, 16:31




We are Millwall from the Den

"No one likes us, no one likes us, no one likes us, We don't care/ We are Millwall, super Millwall, We are Millwall from The Den"
Questo è l'urlo che si sente rimbombare da lontano, dalle case, da ogni luogo di Millwall. Si perchè questo è Millwall, una zona a sud del Tamigi (La squadra non la località), una zona fortemente e intensamente caratterizzata come poche altre, dove si è tutti uguali, si è tutti una "famiglia" e guai a "tradire" quei valori della "famiglia" che qui sono "sacri". "Essere Millwall" e south London è diverso da tutto il resto, qui c'è l'odore del porto, di sfasciacarrozze, di officine d'auto, di depositi di Minicabs.
A Millwall si è ancora lontani dal tifoso "medio" della Premiership, tutto precisino al suo posto anche quando il proprio team segna.
Il Millwall è esattamente agli antipodi. Qui si odia il "calcio moderno" ed i loro rappresentanti, ritemuti effeminati, deboli, borghesi. E' qui nel nord di Londra che nel lontano 1885 nacque il Millwall Football Club, fondato da lavoratori scozzesi di una fabbrica di marmellata.
Scelsero come colore il blu in ricordo ed in onore della Scozia, loro terra d'origine.

Il Millwall poi migrò verso sud-ovest a poche centinaia di metri, in linea d'aria, dal luogo di origine.
Qui scelsero un appezzamento di terreno, stipato tra case, linee ferroviarie, capannoni, vie strette...Era il 1910 e nacque il "The Den" la casa dei Lions del Millwall.

"Una partita, una scazzottata, una sbronza:questo è il Millwall "come disse uno dei suoi tifosi "Harry The Dog"".







 
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britishstyle
view post Posted on 20/2/2009, 17:41




Ultras Olympiakos su una nave....... :o:


Attached Image: oloim.jpg

oloim.jpg

 
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65 replies since 6/11/2007, 23:19   2572 views
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